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Madama Butterfly São Paulo


ARTISTSANDBANDS


„Spicca in particolare Carmen Giannattasio per eleganza nel fraseggio e sicura presenza scenica; nel “Vissi d’arte” delizia con il forte Si bemolle acuto sulla seconda sillaba di “signor” profondendosi in un grido accorato e lasciando, due battute dopo, che il Mi vaghi nell’etere con uno straordinario pianissimo; sicura e convincente anche nel sempre insidioso Do acuto della lama.”

„Carmen Giannattasio stands out in particular for elegance in phrasing and sure stage presence; in “Vissi d’arte” she delights with the strong high B-flat on the second syllable of “signor” deepening into a heartfelt cry and letting, two bars later, the E wander into the ether with an extraordinary pianissimo; confident and convincing even in the always tricky high C of the blade.”

BY PAOLO MARCHEGIANI AND EULALIA GRILLO

COMUNALE NOUVEAU Bologna – Puccini, Tosca

JULY 2023

„Carmen Giannattasio offre una figura credibile, intensa, carica di passione; una Floria dal suono morbido, rifinito, voluttuosamente sensuale e ben modulato.”
„Carmen Giannattasio offers a credible, intense, passion-filled figure; a soft-sounding, refined, voluptuously sensual and well-modulated Floria.”

TEATRO.IT BY GILBERTO MION

Mauro Mariani


“La prima Tatjana era Carmen Giannattasio, che ha superato a pieni voti questo non facile debutto. Sicuramente la sua laurea in russo l’ha aiutata a penetrare in un personaggio così complesso ma il suo stile di canto rivelava inevitabilmente la sua formazione italiana. Non è necessariamente un limite ma un modo diverso d’interpretare il personaggio. Prendiamo la grande scena della lettera, quando la giovanissima protagonista (in Puškin ha sedici anni) è lacerata da sentimenti contrastanti, in una continua alternanza di passione e insicurezza, slancio e reticenza, speranza e timore, che esigerebbe un cesello vocale da canto cameristico: la Giannattasio invece punta soprattutto sui grandi climax e su un canto vibrante e appassionato. Questo modo di cantare e d’interpretare il personaggio è molto italiano ed è indubbiamente di grande presa sul pubblico – infatti raccoglie molti applausi – ma si attaglia meglio ad altri momenti, come i duetti con Onegin nel primo e nel terzo atto.”

GIORNALE DELLA MUSICA

Giuseppe Montemagno, Teatro Massimo Palermo

MAY 2023

“Si intitola Onegin ma, come si sa, è facile che Tat’jana ne diventi la protagonista. Così è stato anche nel corso delle recite palermitane, dove ha riscosso un successo personale Carmen Giannattasio. L’artista campana si trova perfettamente a suo agio in questo repertorio, in cui ha modo di far emergere la dovizia di un timbro rigoglioso, che si espande caloroso sin dalla celeberrima scena della lettera e che si increspa per suggerire le inquietudini, mobilissime, di un vibrante percorso emotivo. Tratteggia un’eroina combattiva, che tenta di non farsi travolgere dal destino avverso – e che proprio per questo rimane incredula di fronte al rifiuto di Onegin: bellissima è la chiusa del primo atto, in una sorta di ripiegamento improvviso che si spegne in un dolore raccolto. Nel finale ultimo, grazie all’energia di una vocalità vigorosa, oppone un’autentica, impenetrabile barriera sonora all’amore giovanile: nella deflagrazione del finale tragico, che sigla un distacco ineluttabile, definitivo, straziante.”

CONNESSI ALL’OPERA